A chiederselo sono in molti, ma la domanda – così come l’abbiamo riportata – è mal posta. Le detrazioni a cui si fa riferimento quando si parla di lampade a LED non hanno niente a che vedere con il risparmio energetico garantito da questa tecnologia. Il termine esatto da prendere in considerazione è infatti un altro, e cioè “apparecchi per l’illuminazione”. Per capire meglio la questione è fondamentale distinguere tra agevolazioni fiscali per il risparmio energetico e bonus mobili ed elettrodomestici. Entrambi sono rivolti a privati che abitano in condomini o unità immobiliari indipendenti, entrambi danno diritto a un certo sgravio dei contributi (nel primo caso del 65% o 50% sull’importo speso in base all’intervento svolto, nel secondo caso del 50%), entrambi sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2024 (legge di bilancio 2022). I punti in comune tuttavia si fermano qui e non ci sono dubbi su quale delle due forme di incentivo ricada l’acquisto dei sopra citati apparecchi per l’illuminazione. Ora vediamo nello specifico questa distinzione.
Detrazioni fiscali per l’acquisto di apparecchi di illuminazione
Lo sapevi che gli apparecchi d’illuminazione sono considerati mobili o arredi nuovi?
Leggi l’articolo aggiornato e fai le tue domande in fondo alla pagina…
Le detrazioni fiscali valgono anche per l’acquisto di lampade a LED?
Le detrazioni fiscali per il risparmio energetico
- la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
- il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi )
- l’installazione di pannelli solari
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
- Su questa detrazione, da ripartire in 10 rate annuali, non aggiungiamo altro perché come si evince dal testo, non riguarda gli apparecchi di illuminazione.
La detrazione [del 50%] spetta […] per l’acquisto di:
MOBILI NUOVI | ELETTRODOMESTICI NUOVI
(di classe energetica non inferiore alla A+ ovvero A per i forni) |
per esempio: letti – armadi – cassettiere librerie – scrivanie – tavoli sedie – comodini – divani poltrone – credenze materassi – apparecchi di illuminazione | per esempio: frigoriferi – congelatori – lavatrici – asciugatrici lavastoviglie – apparecchi di cottura stufe elettriche – forni a microonde piastre riscaldanti elettriche apparecchi elettrici di riscaldamento radiatori elettrici – ventilatori elettrici – apparecchi per il condizionamento. |
Si evince dalla tabella (riadattata in base alle linee guida riportate nel PDF aggiornato a gennaio 2022 sul bonus mobili che gli apparecchi di illuminazione (non necessariamente a LED) sono considerati “mobili nuovi” e pertanto rientrano nel bonus del 50% valido su tutti gli acquisti effettuati dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2022 per un importo massimo di spesa pari a 10.000 euro. Attenzione però perché non basta acquistare i mobili o gli elettrodomestici, occorre che l’acquisto sia effettuato a seguito di ristrutturazione edilizia iniziata prima dell’acquisto dei mobili. Spieghiamo meglio questo punto e vediamo cosa si intende con il termine “ristrutturazione edilizia”.
Chi volesse approfittare del bonus mobili per risparmiare il 50% sull’acquisto delle nostre lampade di design deve ricordare che l’agevolazione fiscale è valida solo se si effettuano lavori di ristrutturazione su singole unità immobiliari residenziali o su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Per le parti condominiali sono ammessi:
– la manutenzione ordinaria e straordinaria;
– la ristrutturazione parziale o integrale;
– il restauro e il risanamento conservativo.
Per l’appartamento sono ammessi:
– la manutenzione straordinaria (NO MANUTENZIONE ORDINARIA);
– la ristrutturazione parziale o integrale;
– il restauro e il risanamento conservativo.
Il bonus Mobili ed Elettrodomestici è uno dei bonus per la casa che sono stati rinnovati con la Legge di Bilancio 2022. In particolare questa agevolazione sarà accessibile ancora per tutto il 2022 e, seppur ulteriormente ridimensionata, anche per il biennio 2023-2024. Per accedere al bonus è necessario che siano stati effettuati dei lavori di ristrutturazione dello stabile per il quale si acquistano arredamento e grandi elettrodomestici. Il bonus mobili quindi si inserisce all’interno di un piano di incentivi introdotti per le ristrutturazioni delle unità abitative che si completano con l’acquisto di nuovi arredi ed elettrodomestici. Grazie a queste agevolazioni è possibile risparmiare sui costi degli interventi, ma anche sui costi dei consumi in ottica futura. Scegliendo un fornitore adatto alle proprie esigenze di utilizzo, i costi delle bollette saranno nettamente inferiori. Inoltre questi lavori risultano un reale beneficio per l’ambiente, per il quale è invece importante stipulare tariffe Green. Molti fornitori per questo hanno deciso di proporre offerte vantaggiose che mirano alla salvaguardia dell’ambiente.Quindi è importante scegliere tariffe che ti facciano risparmiare sia a livello di costi che di sprechi energetici. Per questo se stai traslocando e devi effettuare una voltura, un subentro o un allaccio delle utenze, puoi scegliere un fornitore che sia in linea con le tue esigenze di consumo. Dopo aver esaminato le grandi novità introdotte dal bonus mobili, è utile ricordare anche quali sono gli interventi legati all‘ecobonus 2021 al 65%:
- installazione di pannelli solari;
- sistemi di building automation, per i quali è necessario avere una connessione internet veloce ed efficiente con una buonacopertura di rete ad esempio stipulando contratto con un operatore internet che possa farti gestire ed analizzare i consumi in tempo reale. Grazie alla domotica puoi capire se il tuo fornitore è adatto alle tue esigenze di utilizzo;
- scaldacqua a pompa di calore;
- generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.
Esempi concreti di applicazione delle detrazioni
Nell’immagine di seguito alcuni esempi concreti di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al “bonus mobili”. Si noti come la parte relativa ai lavori di manutenzione ordinaria riguardi solo le parti condominiali.
Tutto cambia se parliamo di agevolazioni fiscali per l’illuminazione a LED delle aziende. In questo caso l’incentivo viene erogato sotto forma di certificato bianco (o Titolo di Efficienza Energetica) qualora venga conseguito (e attestato da un tecnico abilitato) un effettivo risparmio dovuto al minor consumo di energia elettrica. In sostanza se cambiamo il vecchio impianto di illuminazione con un nuovo sistema di lampade a risparmio energetico (e qui il discorso LED si fa particolarmente interessante) possiamo ricevere tot certificati bianchi del valore medio di 100 euro l’uno, da utilizzare nel mercato gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Per chi volesse intraprendere questa strada, segnaliamo alcune lampade a LED per uffici e spazi di lavoro:
- Lampade LED da soffitto;
- Strisce LED Premium con garanzia 5 anni;
- Faretti LED da incasso;
- …oppure semplicemente la sostituzione dei tubi e delle sorgenti
Leggi l’articolo dedicato alle agevolazioni fiscali per le aziende